Quando lavarsi?

Lavarsi: a volte è fondamentale, a volte potrebbe non essere una buona idea. Lavarsi troppo poco può renderci puzzolenti (anche se ciò fa sì che le persone ci stiano lontane), ma lavarsi troppo può essere deleterio, portando problemi della pelle e malattie. Abitudini, falsi miti e stigmi sociali, talvolta, ci spingono a sbagliare. Nel tempo mi sono posta sempre più domande in merito. Ecco le risposte: un riassunto di come coniugare le necessità del corpo con quelle di una vita sociale.

Quanto spesso fare la doccia o il bagno?

Ho letto spesso commenti sprezzanti (del tipo "a zozzonii!") nei confronti di persone che non si fanno la doccia tutti i giorni, eppure non è sempre una buona abitudine. I dermatologi concordano: nella nostra società ci laviamo troppo spesso. La pelle, in questo modo, può perdere il suo strato lipidico naturale e i microrganismi che vivono in simbiosi con essa, rendendoci maggiormente esposti a secchezza, irritazioni, malattie della pelle e infezioni. Vediamo cosa suggeriscono studi e medici su quando occorre lavarsi e quando no.

Innanzitutto, non ha senso dare rigide indicazioni generali perché c'è grande variabilità individuale:

  • pelli più grasse dovranno lavarsi più spesso di quelle meno grasse;
  • incidono professioni e hobby, perché gente che suda tutti i giorni potrebbe necessitare di docce più frequenti;
  • persone con certe malattie avranno necessità particolari; 
  • e poi vi è l'aspetto... odoroso. Chi puzza di più avrà la necessità di lavarsi più spesso. 

In generale, 2-3 docce a settimana sono più che sufficienti (anche se sarebbe meglio lavare i piedi tutti i giorni). In caso di lavaggi più frequenti occorre avere metodo, per non avere conseguenze negative. I dermatologi consigliano:

  • di evitare di lavarsi in modo aggressivo, preferendo saponi delicati ed evitando esfolianti ed acqua troppo calda;
  • docce brevi (della durata inferiore ai 10 minuti, meglio 3-4) - cosa che aiuta anche l'ambiente, poiché riduce enormemente gli sprechi d'acqua;
  • di usufruire di creme idratanti dopo essersi lavati;
  • eventualmente, non insaponarsi ovunque ogni volta: le zone a cui porre attenzione sono ascelle, inguine (ma NON dentro la vagina), piedi. Infatti, secondo alcuni dermatologi le "zone non puzzolenti" possono essere lavate solo con l'acqua.

Quanto spesso lavarsi i capelli?

Il fattore variabilità aumenta ancora di più per quanto riguarda i capelli. 

  • Tanto più sono spessi e ricci, tanto più raramente possono essere lavati.
  • Oleosità: più sebo comporterà maggior necessità di lavaggi. La sua produzione dipende da molti fattoi, ad esempio diminuisce con il passare dell'età.
  • Chi suda spesso dovrà lavarli, o almeno sciacquarli, più frequentemente.
  • Il contatto con pollini, polveri e altri elementi dell'ambiente può rendere più necessario un lavaggio.
  • Alcuni prodotti per capelli richiedono risciacqui più frequenti.

In generale, i capelli sono da lavare meno frequentemente del corpo, in quanto più delicati: lavaggi spessi possono renderli secchi, romperli e farli cadere nonché irritare il cuoio capelluto (con conseguente formazione di forfora). Oltre ad avere anch'essi un naturale sebo protettivo, infatti, hanno delle squame sulla superficie, che possono rovinarsi. Un'indicazione generale è che dovrebbe bastare lavarli quando risultano oleosi e sporchi al tatto.

Quanto spesso lavarsi i denti e come?

Secondo il National Health Service (il sistema sanitario nazionale del Regno Unito), è bene lavarsi i denti 2 volte al giorno (prima di dormire e un'altra volta durante il giorno) per 2 minuti. Occorre spazzolare tutta la superficie dei denti (uno  spazzolino manuale medio va benissimo) con un dentifricio al fluoro (con concentrazione di almeno 1,350 parti per milione! Controlla la confezione).

Non ci si dovrebbe sciacquare la bocca subito dopo essersi lavati i denti. La raccomandazione del NHS è di sputare via il dentifricio in eccesso e lasciar agire il fluoro concentrato presente nella schiuma ancora in bocca. Ancor peggio è usare il colluttorio subito: è meglio usufruirne in un momento della giornata lontano da quando ci si lava i denti. Inoltre, è consigliato non bere o mangiare per almeno 30 minuti dopo aver usato il colluttorio.

Per quanto riguarda il filo interdentale, che aiuta a rimuovere la placca tra i denti (migliorando anche l'alito), è bene usarlo prima di lavarsi i denti; in alternativa si può usare uno spazzolino interdentale. 

Quanto spesso lavarsi le mani?

Nell'ultimo anno abbiamo sentito spesso parlare di quanto questa piccola azione sia importante: è uno dei modi migliori per prevenire le infezioni (che costano dolore, denaro e tempo). Si calcola che il lavaggio delle mani possa prevenire il 30% dei casi di diarrea, il 20% delle infezioni respiratorie nonché infezioni degli occhi e della pelle.  

In generale, ci laviamo le mani troppo poco o male. Per farlo efficacemente occorre strofinare tutta la superficie delle mani con il sapone, formando una bella schiuma, per almeno 20 secondi e risciacquare abbondantemente. (Lo stesso tempo vale per i gel disinfettanti, che devono avere almeno il 60% di alcol.)

Ho voluto indagare su quando, a prescindere dalla pandemia, sia essenziale lavarsi le mani

  • Prima di toccare gli occhi (ad esempio, quando ci si devono mettere e togliere le lenti a contatto).
  • Prima di toccare la bocca e prima di mangiare.
  • Prima, durante e dopo la manipolazione del cibo per cucinare. Naturalmente, è bene non contaminare il cibo con le mani sporche, ma bisogna considerare che anche il cibo può essere sporco: ad esempio, la carne cruda può essere contaminata da feci e nel pesce crudo possono esserci dei parassiti.
  • Dopo aver tossito/starnutito nella mano oppure dopo essersi soffiati il naso.
  • Prima di toccare una ferita.
  • Prima e dopo essersi presi cura di una persona che vomita o con diarrea.
  • Prima e dopo essere andati in bagno e dopo aver toccato un pannolino sporco.
  • Dopo aver toccato un animale, il suo cibo, i suoi oggetti o qualcosa venuto in contatto con i suoi escrementi. Cani, gatti, uccelli e altri animali possono portare infezioni anche se sono sani.
  • Dopo aver toccato l'immondizia.
  • Quando le mani sembrano sporche.

Lavarsi le mani troppo spesso può essere controproducente, portando a secchezza, irritazioni, infezioni e altri disturbi della pelle. Per evitarlo è consigliato:

  • usare acqua tiepida, non calda;
  • impiegare saponi neutri, preferibilmente non profumati;
  • sfruttare creme e maschere per le mani.
In ogni caso, se le mani sembrano in salute è sempre meglio lavarle una volta in più che una volta in meno.


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