"L'inganno delle religioni", Francesco Cavalli-Sforza
La prima tesi è che le religioni organizzate siano latrici di violenza. Inizialmente non concordavo per nulla, però ammetto che le argomentazioni che porta, tra la presentazione di queste religioni e insight storici, sono interessanti. Tuttavia, riscontro un limite a mio parere importante: da alcune frasi un po' trancheant, mi risulta (temo involontariamente) rivolto a chi è ateo. Per come la vedo io, la contaminazione e il dialogo tra punti di vista diversi sono più utili e belli.
La seconda tesi è che esistano moltissimi modi per approcciarsi alla spiritualità. Così, parte del libro è dedicata a confrontare religioni tra storia e culture e a presentarne alcune più particolari. In questo modo rompe un po' alcune certezze che in Occidente diamo per scontate. Per esempio, che il pensiero e la spiritualità siano nella testa, o che il il credo si debba esprimere attraverso delle azioni. Facendo riflettere sulle diverse prospettive - anche perché ognuno ha una sua sfumatura di religione, perché crede, sente ed esprime in modo diverso da altri.
Ben scritto, profondo e ricco di spunti di riflessione, questo libro parla di filosofia, antropologia, storia, politica, origine della vita e molti altri temi interessantissimi. Lo consiglio a chi ama la contaminazione tra materie, indagare l'umanità e pensare fuori dagli schemi.
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