Curiosità sui gemelli

I gemelli sono fratelli che nascono da uno stesso parto. Possono essere identici, e cioè condividere lo stesso DNA, se si originano da una cellula uovo fecondata dallo stesso spermatozoo (ovvero lo stesso zigote, per cui si dice gemelli monozigoti); oppure essere come fratelli, e quindi condividere solo il 25% circa di DNA, perché originati da due zigoti diversi (gemelli eterozigoti)... o addirittura avere meno DNA in comune perché figli di padri diversi, nel fenomeno noto come superfecondazione eteropaternale [1].

La gemellarità è un fenomeno molto diffuso in natura: la strategia riproduttiva k è quella che punta a produrre una enorme quantità di figli affinché ne sopravviva il maggior numero possibile, e questo implica, ovviamente, che i parti plurigemellari siano all'ordine del giorno. Il record assoluto appartiene al pesce luna: una femmina di Mola mola può infatti deporre, in una volta sola, fino a 300 milioni di uova [2]. Ma l'uomo rientra nel caso della meno utilizzata strategia riproduttiva R: meno figli con più cure parentali, affinché ogni figlio sia più capace di affrontare le avversità che dovrà fronteggiare. E in effetti nella specie umana solo una minima percentuale di parti è gemellare (maggiormente frequenti nei popoli africani: 1,6% della popolazione) [3]. Ma questo è solo uno dei motivi per cui si tratta di un fenomeno estremamente affascinante. Può capitare che un gemellino sia inaspettato perché si percepivano i battiti solo dei fratellini, come nel caso del parto exagemellare dei Dilley [4]!

gemelli omozigoti hanno goduto (e tuttora godono) di particolare interesse poiché condividono il DNA (e forse molto di più, come "collegamenti paranormali"), e dunque possono differire solo per aspetti ambientali. Ancor più peculiare è il caso dei gemelli congiunti (che probabilmente tratterò in un altro post), che sono una piccola percentuale all'interno di quelli omozigoti. Questi prendono anche il nome di "gemelli siamesi" dalla più famosa coppia di gemelli congiunti: Chang ed Enk (in thai "sinistra" e "destra") Bunker, nati nel 1811 (la loro interessante storia la trovate qui) [5].

Fattori che influenzano la gemellarità

Una delle cause per cui i parti gemellari hanno ricevuto un picco nel XX secolo, oltre ovviamente al fatto che l'avanzamento delle tecnologie e della Medicina consentono la sopravvivenza di partoriti e partorienti, è la fecondazione assistita: questa richiede, in genere, l'impianto di più ovuli nella donna, e di conseguenza comporta una maggior incidenza di parti di gemelli eterozigoti [3]. E' il caso del più numeroso parto plurigemellare della storia (con nati vivi): è in seguito a fecondazione assistita che Nadya Suleman (USA) ha partorito otto gemelli (qui la foto) [6].

Sono diversi, invece, i fattori naturali che si sono visti influenzare la numerosità dei parti gemellari. Sembra che più probabile che nascano gemelli fra i 35 e i 39 anni della madre e che fattori ambientali aumentino la possibilità di parti plurigemellari (sembra che il fotoperiodo incrementi la produzione dell'ormone follicolostimolante). Ovviamente i fattori genetici sono molto importanti: aumentano i parti gemellari da parte di donne gemelle, e vi è un aumento generale di fertilità in donne che hanno avuto parti multipli [3]. E' questo il caso di mrs. Vassilyeva, che nel '700 partorì ben sedici coppie di gemelli [7]. In Italia, invece, si è avuto nel 2015 un parto pentagemellare molto particolare, perché di una donna giovane, al primo parto, che non aveva neanche subito cure per la sterilità [8].

Se siete affamati di altre curiosità sui gemelli:






    Fonti:
    [1] https://www.britannica.com/science/twin

    Commenti