"Capitalismo carnivoro. Allevamenti intensivi, carni sintetiche e il futuro del mondo", Francesca Grazioli

"La carne diviene qui un nodo vischioso dove l’ambiente, la salute, le coronarie che si intoppano, il palato che sorride, il suolo che si contamina, le comunità indigene dell’Amazzonia, le falangi mozzate di lavoratori in nero che saltano come i bec­chi troncati di milioni di polli, le cene con un capofamiglia, il nazionalismo indù, le nuove multinazionali a capo del Partito comunista cinese, le lagune del North Carolina, gli antibiotici pagati in farmacia, i campi monocromi a mais della pianura padana, i volti scheletrici della fame si condensano nella voce di un menù di un qualsiasi ristorante del mondo."

"Capitalismo carnivoro. Allevamenti intensivi, carni sintetiche e il futuro del mondo", di Francesca Grazioli, non è un manifesto animalista o vegan. È un viaggio tra nazioni, periodi storici, vite, economie, politiche, simboli. Meravigliosamente scritto, rende concreti problemi che stanno invadendo il nostro mondo ma che non vediamo. Come la crisi climatica, che è così difficile da far comprendere nella sua portata perché sembra un cambiamento lento e lontano. E come le sfaccettature dello sfruttamento di animali da allevamento ed esseri umani che sta alla base dell'industria della carne. Si parla spesso del benessere animale; molto più raramente si sentono nominare i rischi e i danni a cui sono soggette le comunità vicine agli allevamenti intensivi, dei retroscena politici, del significato culturale della carne. Tutti aspetti da scoprire in questo libro.

Superare la barriera dell'impercettibile è un enorme problema nella comunicazione del rischio, della crisi climatica, della prevenzione e altri effetti che ci sembrano essere sul lungo termine anche se non lo sono. Con incipit avvincenti ed evocativi, tra i paesi toccati nei suoi viaggi e riferimenti a celebri opere narrative, l'autrice racconta con onestà e passione di un argomento fondamentale per la nostra salute e quella del nostro pianeta, ma che passa in secondo piano. Sorprende, illumina, fa riflettere. Assolutamente da leggere.

(Attenzione però all'uso della parola "polipo" come sinonimo di "polpo", dato che sono due animali completamente diversi. Lo so, sbagliano anche nelle insalate di POLPO, purtroppo.)


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