"L'incredibile storia della neve e della sua scomparsa. Dalle civilità mesopotamiche al frigorifero, dai cocktail all'emergenza climatica", Alberto Grandi

Nei secoli passati, sin dai Fenici, neve e ghiaccio hanno rappresentato un arricchimento di bevande e ricette, un rimedio per infiammazioni e bruciore di stomaco, persino un elemento religioso e un bene di lusso, regalato tra potenze. Il mercato del ghiaccio e della neve, insomma, per secoli ha costituito una colonna portante dell'economia di molti paesi, fino ad arrivare a conquistare tutto il mondo. Per poi crollare in pochi anni, con l'arrivo del freezer.

"L'incredibile storia della neve e della sua scomparsa", di Alberto Grandi, ripercorre la storia della neve tra epoche ed economie, tra Africa e Asia, Europa e oltre. Un originale punto d'entrata per parlare di alcuni aspetti dell'innovazione tecnologica attraverso i secoli, per poi arrivare a un tema cruciale: la crisi climatica. Alberto Grandi scrive, infatti: "per avere il fresco in casa e in auto stiamo trasformando la Terra in un immenso deserto rovente". A dispetto del titolo, però, purtroppo all'argomento viene dedicato pochissimo spazio.

Interessante il punto di vista su un mercato importantissimo che ormai ignoriamo e di cui nei libri di storia non si parla. L'autore è molto attento anche a dedicare a ogni epoca un approfondimento sull'Italia, facendo scoprire al lettore alcune invenzioni pionieristiche del nostro paese nell'ambito del mercato del freddo. Ho apprezzato molto che ad arricchire il racconto ci sono citazioni da personaggi e documenti storici, talvolta in lingua originale con traduzione dell'autore. Molto belle anche le introduzioni dei capitoli, che sono episodi storici significativi. Gli aspetti scientifici del libro si concentrano soprattutto sulla storia della tecnologia; sono pochi gli accenni di fisica, chimica, ecologia. In ogni caso, il libro è originale e ben scritto, chiaro e semplice, risultando una lettura stimolante. 

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