Amusia: la "dislessia musicale"

Può sembrare assurdo a chi vede nella musica una ragione di vita, ma alcune persone sono incapaci di ascoltare e apprezzare la musica: soffrono di amusia, una sorta di dislessia musicale.

Cosa significa amusia?

Da "a-" (particella privativa) e μουσικός (musikòs, arte musicale), amusia indica un'incapacità traumatica (da danno cerebrale) o innata di percepire correttamente la musica. Chi ne è colpito fatica a riconoscere una melodia che conosce e non sente le note stonate o ritmi musicali errati (sordità al ritmo, beat deafness), sebbene riconosca le voci delle persone, l'intonazione dei discorsi e altri stimoli sonori. 

L'amusia congenita colpisce l'1,5% della popolazione circa. È un vero e proprio disturbo neurologico per cui queste persone (soprattutto tra le donne) presentano difficoltà nella percezione della musica e sono incapaci di suonare strumenti musicali. 

Secondo uno studio pubblicato su Nature nel 2017 che ha proposto 3 test di abilità musicale a oltre 16mila volontari, quasi 1 persona su 2 tra quelle che presentano amusia congenita condivide la caratteristica con un genitore. Quindi, probabilmente è coinvolta un'anomalia genetica ereditabile. A livello cerebrale si riscontra una ridotta connettività fra la corteccia uditiva destra, area che elabora le melodie musicali, e il gyrus frontalis inferior, area coinvolta nell'elaborazione del linguaggio.

Le persone studiate non presentano problemi nell'elaborazione del linguaggio, ma talvolta dichiarano di avere problemi con l'elaborazione visuo-spaziale. In effetti, normalmente il cervello elabora le note rappresentandole in modo visivo. Ma gli amusici che non notano incongruenze nel tempo delle canzoni (sordi al ritmo) presentano spesso anche discalculia o dislessia, aprendo una serie di domande da indagare con ulteriori studi.

Infatti, sono molti gli aspetti ancora da approfondire. Studiare l'amusia consente di indagare il nostro cervello, il modo in cui percepiamo e rispondiamo alla musica e il modo in cui questa può legarsi ad altre abilità. Inoltre, potrebbe essere associata ad altre condizioni come deficit dell'attenzione, disturbi dello spettro autistico e prosopagnosia (un deficit nell'elaborazione dei volti).


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