Anedonia: quando la musica non significa più niente

Amavi la musica, ma da un po' di tempo, quando l'ascolti, non provi più nulla. È qualcosa che può accadere a chi soffre di anedonia, la ridotta capacità di provare gratificazione per quello che si apprezza normalmente. Un po' come assaggiare le lasagne e sentire sapore di cartone.

Il piacere ha una funzione importante: aiuta ad apprendere i comportamenti positivi per ripeterli quando necessario. Ad esempio, in genere mangiare alimenti dolci è gratificante: questo aiuta la nostra sopravvivenza perché si tratta di cibi ricchi di energia, fondamentale per la funzione dell'organismo. Probabilmente, i nostri antenati che non erano altrettanto attratti dai frutti più zuccherini si sono riprodotti con meno frequenza rispetto ai golosi che accumulavano scorte energetiche. (Un vantaggio che oggi dà problemi quando abbiamo a disposizione troppi alimenti ipercalorici, per cui sviluppiamo obesità e altri disturbi.)

Alcuni disturbi possono, però, dare anedonia (dal greco "an" prefisso negativo, e "hēdonē", "piacere"): una condizione che riduce la qualità di vita della persona, ma che è sintomo di un problema e quindi può essere utile per risolverlo. 

Cosa si intende per anedonia?

L'anedonia è l'incapacità di provare piacere o desiderare ciò che è normalmente gratificante, dagli hobby alla compagnia delle persone care, dalle soddisfazioni lavorative alle vincite in denaro. È un sintomo tipico della depressione e della distimia (un disturbo dell'umore simile alla depressione), ma può caratterizzare anche altri problemi della salute mentale come la schizofrenia, il morbo di Parkinson e il disturbo da alimentazione incontrollata (o binge eating disorder, caratterizzato da frequenti abbuffate). Si può presentare anche in caso di abuso di sostanze stupefacenti o in periodi psicologicamente pesanti come i lutti.

Cause dell'anedonia

L'anedonia risulta dipendere da un deficit nell'attività di una zona del cervello, lo striato ventrale, che include il nucleus accumbens, struttura fondamentale nella nostra capacità di elaborazione emotiva e nella motivazione. Infatti, produce la dopamina, uno dei principali ormoni che promuovono il senso di piacere. Inoltre, sembra essere legata a una maggiore attività della regione ventrale della corteccia prefrontale, una zona cerebrale coinvolta nella coscienza di sé.

Come capire se si soffre di anedonia?

Principale indizio di una possibile condizione di anedonia è la mancanza di gioia e di volontà di fare ciò che normalmente dava piacere, come nel caso di una ridotta libido. La tendenza a isolarsi è una conseguenza frequente dell'anedonia. Altri possibili segni sono una tristezza latente, rabbia frequente e ansia.

Come si guarisce dall'anedonia?

Per poter trattare adeguatamente la condizione, è sempre fondamentale confrontarsi con un professionista della salute, come uno psichiatra o uno psicoterapeuta (preferibilmente della scuola cognitivo-comportamentale). Infatti, l'anedonia può essere sintomo di diversi problemi e solo uno specialista potrà capire quali siano le cause specifiche e risolverle adeguatamente. 


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